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editor Fabio Bonacina

27326 news from 8/3/2003



La tipica forma di pane ora è nel Patrimonio culturale immateriale dell’umanità; da qui la scelta della Francia di dedicarle un francobollo

La “baguette” nel Patrimonio culturale immateriale dell’umanità, decisione che ha indotto la Francia a renderle omaggio con un francobollo da 1,96 euro, dovuto a Stéphane Humbert-Basset (c’è anche il “souvenir philatélique” da 4,50). La prevendita scoccherà il 16 maggio, il giorno dopo la distribuzione sarà completata.

“Pane della nostra vita quotidiana, simbolo della nostra gastronomia, gioiello della nostra cultura”, annota il presidente della Confédération nationale de la boulangerie pâtisserie française, Dominique Anract. “È composta da ingredienti base come farina, acqua, sale, lievito e/o pasta madre. Questa apparente semplicità rivela una complessità di lavorazione: dosaggio e pesatura degli ingredienti, impasto, fermentazione, divisione, riposo, modellatura, rifinitura, cottura… Tanti passaggi meticolosi eseguiti dal fornaio artigiano, il cui sapere unico viene tramandato di generazione in generazione”.

Portatrice di sapere e costumi, la “baguette” è profondamente radicata nelle pratiche quotidiane. Incarna un rito, quello di recarsi in panetteria, un negozio di prossimità, che attira ogni giorno dodici milioni di consumatori. La produzione, pari a sei miliardi di pezzi all’anno, conferma il suo status di icona nel patrimonio alimentare nazionale.

La “baguette”
La “baguette”


La pubblicazione ha l’obiettivo di divulgare il settore collezionistico e lasciare traccia nel tempo; rappresenta un estratto della “Rassegna gallaratese di storia e d’arte”

La lente su tre annulli fdc
La lente su tre annulli fdc

Un centro di 53mila abitanti in provincia di Varese e tre annulli del primo giorno da valorizzare. Tanto da suggerire una pubblicazione specifica. È “Giorno di emissione... Gallarate!”, dovuta a Beniamino Bordoni per conto di Prodigi edizioni. Sono 12 pagine con immagini a colori (senza indicazioni di prezzo), presentate come estratto dalla “Rassegna gallaratese di storia e d’arte” numero 140. Il modo per divulgare una pratica all’esterno del mondo collezionistico e, comunque, per lasciare traccia nel tempo.

Protagonisti sono i manuali “che -si legge nel testo- «certificano» la nascita di un francobollo essendo utilizzati solamente nella data in cui esce il dentello e nella località che ha uno specifico collegamento con la carta valore in modo da rafforzare il legame tra l’emissione ed il suo territorio”.

Nel caso specifico, sono le obliterazioni dedicate alle costruzioni aeronautiche dell’1 giugno 1981 (riguarda un 200 lire per l’elicottero Agusta “A109”) e del 28 marzo 1983 (il 400 per l’aeromobile della stessa azienda classificato “A129”). Si aggiunge quella dell’1 ottobre 2007 per il latinista Concetto Marchesi: nella cittadina ha sede l’associazione lui dedicata.


Sono quelle che caratterizzano l’arcipelago di Aland; una sintesi di esso compare nel francobollo targato Sepac

Panoramica delle Aland
Panoramica delle Aland

Dalla Small european postal administration cooperations francobolli con soggetto dedicato alle attrazioni turistiche maggiori. “È stata una scelta facile illustrare il nostro arcipelago… un insieme unico da una prospettiva internazionale”, dicono da Aland, che l’8 maggio ha lanciato il proprio contributo Sepac. È un taglio per il Vecchio continente, ora in vendita a 3,20 euro.

Dietro vi è Anette Gustafsson, supportata per la grafica da Johanna Finne: ha dipinto un panorama estivo ad acquerello, catturando il carattere dell’area con le rocce nude, gli scogli, i ponti, le barche a vela e gli insediamenti sparsi. Con il suo insieme di terre emerse (circa 6.700 isole, cui si aggiungono 20mila isolotti di dimensioni inferiori a 0,25 ettari) e baie poco profonde, forma un mondo unico nel mar Baltico. Grazie alla tranquillità, alla vita nell’aria aperta e alle esperienze tra la natura, attira ogni anno migliaia di turisti.


Francobollo di Israele per coloro che, in seguito agli attacchi, hanno lavorato sul campo per trovare tracce dei morti e raccogliere prove

Pensando al 7 ottobre
Pensando al 7 ottobre

“Dalle prime ore della guerra imposta a Israele il 7 ottobre, quando l’entità dell’orrore divenne evidente”, i volontari di Zaka - Search and rescue furono chiamati direttamente sul campo.

“Le cose orrende cui hanno assistito -commentano da Israel post- non li hanno scoraggiati; hanno lavorato instancabilmente sotto il fuoco per trovare e recuperare ogni segno di vita al fine di preservare la dignità degli assassinati e portarli alla sepoltura”. “Hanno dovuto scoprire le orribili atrocità che gli spietati assassini si sono lasciati alle spalle e sono diventati involontariamente testimoni viventi degli abusi terribili e mostruosi avvenuti. Lungo molte settimane, questi angeli della grazia hanno lavorato per trovare tracce dei morti e raccogliere prove, pensando al bene delle famiglie che cercavano qualsiasi elemento dei loro cari uccisi per poterli seppellire adeguatamente e rispettosamente”.

Tale impegno è stato ricordato da Israele con un francobollo da 17,40 shekel, in distribuzione da ieri. Porta il nome di David Ben Hador.


Francobollo e foglietto prioritari per i tennisti italiani che il 26 novembre scorso hanno conquistato la Coppa Davis

Il tributo di otto anni fa
Il tributo di otto anni fa

Se il francobollo da 95 centesimi del 6 dicembre 2016 celebrava i quarant’anni trascorsi dalla vittoria italiana alla Coppa Davis, quello odierno riguarda la seconda conquista, registrata il 26 novembre scorso. Inutilmente duplicato in foglio da ventotto esemplari e in foglietto autoadesivi (tirature: duecentomilaquattro e centomila esemplari), è un “Azona1”. Pagando 3,60 euro, consente di spedire per via prioritaria una cartolina oppure una lettera nei cinquanta grammi, in Europa o nel Mediterraneo.

L’omaggio figura nella serie “Lo sport”; il bozzetto, dovuto a Maria Carmela Perrini, propone l’équipe nell’atto di alzare il trofeo, riferito alla massima competizione planetaria a squadre nazionali; si aggiunge un nastro con i colori della bandiera. Il foglietto vi affianca la foto dei giocatori posizionati attorno al riconoscimento; da sinistra a destra ecco Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi, il capitano Filippo Volandri, Jannik Sinner, Simone Bolelli e Lorenzo Sonego. Si somma il logo della Federazione italiana tennis e padel. L’annullo è al Roma Prati, ufficio postale collocato in viale Mazzini 101.


“Un anno eccezionale”

Il bollettino risulta firmato dal presidente della stessa Federazione, Angelo Binaghi. “Il 2023 -scrive- è stato per il tennis italiano un anno eccezionale e sono convinto che altrettanto eccezionali saranno quelli a venire. Ma il nostro è un viaggio iniziato molto tempo fa. Anni nei quali abbiamo affrontato momenti difficili ma che sono serviti a costruire, mattone dopo mattone, i successi incredibili di oggi. È importante, dunque, non dimenticare mai da dove siamo partiti, per apprezzare a pieno dove siamo arrivati. Le vittorie delle nostre ragazze e l’era d’oro del maschile che stiamo vivendo in questi anni, sono stati certamente il frutto di una visione, di un’attenta programmazione ma, soprattutto, di tantissimo lavoro”.

La versione a foglietto del nuovo omaggio
La versione a foglietto del nuovo omaggio

Viaggio di una lettera
08 Mag 2024 13:30 - FROM ABROAD
Lo raccontano i cinque francobolli emessi il 7 maggio dalla Repubblica Ceca evocando per le immagini gli “emoji”. Portano il nome di Filip Heyduk

Scrivere una lettera, apporre il francobollo, annullarlo all’ufficio postale, dare il tempo per la lavorazione e il recapito, far gioire il destinatario.

Cinque passaggi, cinque cartevalori autoadesive della Repubblica Ceca. Dovute a Filip Heyduk, si ispirano agli “emoji” (in italiano, le “faccine”), introdotti sui telefoni cellulari del Giappone fin dal 1999; il mondo occidentale “ha scoperto il loro fascino oltre un decennio dopo”. Sono dei “B”, emessi il 7 maggio e validi per una lettera ordinaria nazionale nei cinquanta grammi di peso; tale servizio attualmente richiede 27,00 corone locali.

La spedizione di una lettera attraverso cinque francobolli che impiegano gli “emoji”
La spedizione di una lettera attraverso cinque francobolli che impiegano gli “emoji”


Lettere indirizzate all’estero: quando era obbligatorio recarsi all’ufficio postale per pagare almeno parte dell’affrancatura, atto che “costituiva un facile sistema di controllo sulle persone”

Non solo articoli sulle disinfezioni postali, come talvolta segnalato in passato, anche per la ritornata attenzione alle epidemie vista la drammatica esperienza del coronavirus.

Il “Bollettino prefilatelico e storico postale”, organo dell’Associazione per lo studio della storia postale, tratta pure altri argomenti. Per esempio, l’ultimo numero disponibile, il 222, offre alcuni studi più tecnici, talvolta con uno sguardo alla situazione sociale.

Un esempio è dato dal contributo di Francesco Luraschi, intitolato “Osservazioni sulle convenzioni postali tra Austria e Regno di Sardegna: 1844-1854”.

L’1 giugno 1844 -così inizia l’intervento- “entrava in vigore una nuova convenzione tra l’Impero Austriaco e il Regno di Sardegna firmata il 14 marzo precedente che sostituiva quella del 1838 la quale prevedeva il pagamento del porto postale solo fino al confine tra i due Stati e quindi il costo ripartito tra mittente e destinatario”. Tale vecchia modalità, che obbligava lo speditore a recarsi in posta per pagare almeno il porto interno altrimenti la lettera non sarebbe partita, “era anche una prassi che per l’occhiuta polizia austriaca costituiva un facile sistema di controllo sulle persone che tenevano corrispondenza con l’estero”.

L’articolo, di Francesco Luraschi, è stato proposto sul “Bollettino prefilatelico e storico postale” 222
L’articolo, di Francesco Luraschi, è stato proposto sul “Bollettino prefilatelico e storico postale” 222

L’errore di composizione tipografica caratterizza il 40 centesimi del Ducato di Modena, presente su una lettera destinata a Villach

Nell’indirizzo venne scritto, come meta della lettera, “Villacco”: è Villaco o meglio Villach, in Austria. Caratterizza la missiva spedita da Modena alla cittadina delle Alpi il 4 giugno 1857.

Venne affrancata dal Ducato con un 40 centesimi azzurro scuro con punto dopo la cifra e un errore di composizione tipografica, cosicché la parola “cent.” diventò “cene”. Una caratteristica premiata dagli intenditori.

Il francobollo risulta annullato con la griglia a sei sbarre cui, a lato, fu aggiunto il bollo a “cappello” con luogo e data. Al retro, quello di arrivo.

Il francobollo di Modena mostra un errore di composizione tipografica
Il francobollo di Modena mostra un errore di composizione tipografica

Oggi il francobollo: riproduce l’opera pavimentale collocata nel 2004 in piazza della Transalpina, dove corre il confine del 1947 che ora separa l’Italia dalla Slovenia

Oggi il tributo
Oggi il tributo

Secondo gli auspici di Roma, doveva essere una congiunta, ma Lubiana ha declinato l’invito. La celebrazione riguarda i vent’anni trascorsi dalla caduta del “Muro” di Gorizia. Inserito nella serie “Il senso civico” e “dedicato alla convivenza tra i popoli”, il tributo è disponibile da oggi come “Bzona1-50g”. In altre parole, con esso si può spedire una lettera ordinaria nei cinquanta grammi destinata in Europa o nel Mediterraneo; costa 3,15 euro. La tiratura è stata fissata in duecentocinquantamilaventi esemplari autoadesivi allestiti in fogli da quarantacinque. Il bozzetto, di Fabio Abbati, riproduce l’opera pavimentale collocata nel 2004 in piazza della Transalpina; si trova dove correva (e corre) il confine di Stato con l’allora Jugoslavia, definito nel 1947. L’annullo è all’ufficio postale Gorizia Verdi, in corso Verdi 33.


“L’esplosione della frontiera”

In quanto realtà di confine, la città -annota nel bollettino il sindaco, Rodolfo Ziberna- “ha sempre svolto uno strategico ruolo di crocevia di popoli, di lingue e di culture diverse, di traffici e di commerci; ideale luogo di incontri e comunicazioni e facile via d’accesso per potenziali invasori, essa ha elaborato una percezione ed una sensibilità particolari, del tutto originali, che, nel corso del tempo, ne hanno plasmato la fisionomia rendendola… unica”.

Per collocare storicamente la carta valore occorre tornare alla Seconda guerra mondiale, “con le immani violenze perpetrate su tutti i fronti e ancora le pericolose strategie della Guerra fredda, con Gorizia, contrapposta ad una giovanissima Nova Gorica (entrambe capitale europea della cultura per il 2025, ndr), a fungere da vero e proprio «ultimo» presidio verso il blocco comunista e la successiva distensione nei rapporti tra i Paesi europei dal 1989 in poi. Ed è proprio sulla scia di un clima di costruttiva apertura nei rapporti tra gli Stati e tra le istituzioni d’oltreconfine che l’allargamento dell’Unione Europea alla Repubblica di Slovenia nel 2004 ha letteralmente cambiato il futuro di questi territori: quel confine che per tanti anni aveva diviso in due famiglie, case, giardini, strade e cimiteri ha lasciato il posto a nuove prospettive di sviluppo e nella piazza della Transalpina (trg Evrope per gli sloveni) sono caduti muri e reti, sostituiti da uno spazio unico e condiviso”, in cui l’opera dell’artista Franco Vecchiet, ripresa nel dentello, “ricorda ogni giorno a tutti l’esplosione della frontiera”.

Il “Muro” di Gorizia visto dall’attuale piazza della Transalpina come si presentava nel 2002
Il “Muro” di Gorizia visto dall’attuale piazza della Transalpina come si presentava nel 2002


Lo Smom citato a Monaco
07 Mag 2024 17:09 - FROM ABROAD
L’Associazione monegasca del Sovrano militare ordine di Malta ha raggiunto il mezzo secolo; lo annuncia il francobollo odierno

Cinquantenario
Cinquantenario

Fondata mezzo secolo fa, nel 1974, l’Associazione monegasca del Sovrano militare ordine di Malta sostiene progetti medici, sociali e caritatevoli su larga scala, concretizzati nel Principato e nel mondo.

Contando tra i suoi membri il principe Alberto II, il collegato distaccamento dell’Ordine di Malta presente nel minuscolo Paese opera in stretta collaborazione con l’Ordine internazionale, una delle più antiche e storiche realtà umanitarie del mondo, avendo preso forma nel 1113 con la bolla di papa Pasquale II.

Il giro di boa risulta sottolineato oggi con un francobollo simbolico che riprende la bandiera dello stesso Ordine, cioè la croce ottagona bianca su campo rosso. Dovuto a Creaphil, richiede 1,29 euro.



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